Ascessi

Gli ascessi subsoleari o subparietali sono un problema relativamente frequente negli zoccoli del cavallo.
Si manifestano solitamente come una zoppia piuttosto evidente che compare rapidamente, calore nella zona interessata e spesso anche gonfiore dell’arto e polso digitale.

Nei casi più gravi può causare un dolore paragonabile a quello di una frattura.

La causa più frequente (circa 70% dei casi) è l’ingresso di batteri all’interno dello zoccolo attraverso difetti nella linea bianca.
Al secondo posto per frequenza si trovano i corpi estranei (chiodi, cocci, rami aguzzi), con circa il 20% dei casi.
Il restante 10% circa è causato da traumi alla faccia plantare del piede, che implicano la formazione di ematomi che successivamente si infettano.
Esistono anche altre potenziali cause (osteomielite, necrosi dovute ad ischemia ecc.) che fortunatamente sono molto rare.

Occasionalmente gli ascessi meno seri passano addirittura inosservati, ma normalmente la zoppia è evidente e richiama l’attenzione di qualcuno.
La diagnosi, da parte del veterinario, solitamente avviene mediante la sonda per zoccoli e talvolta facendo lastre ad alta definizione.

Trattamento di un ascesso

Nella mia esperienza, le opzioni per trattare un ascesso a livello del piede sono sostanzialmente tre:

  • se la zoppia è molto lieve, non si fa nulla e si lascia che segua il suo corso, spurgando in corona nel giro di qualche giorno. Spesso è la scelta meno invasiva;
  • si interviene mediante impacchi per favorire il drenaggio del pus in corona;
  • nei casi più gravi, può essere opportuno creare un canale di drenaggio sulla pianta del piede. In questo caso, se presente, conviene seguire il tragitto dell’eventuale corpo estraneo o dei batteri, cercando di rimuovere meno suola possibile. Se possibile, meglio raggiungere la sacca di pus creando una “finestra” nella muraglia per poi procedere orizzontalmente che non attraversare la suola, in quanto la guarigione sarebbe molto più lenta nel secondo caso.

A discrezione del veterinario, può poi essere opportuno provvedere ad una copertura antibiotica.

Lo zoccolo nelle foto, appartenente ad un cavallo macellato da carne, mostra su uno dei due glomi l’esito di un ascesso causato dal tarlo presente sotto la barra destra.
Le due aperture sono collegate tra loro, ed iniettando acqua ossigenata nel foro sotto la barra, la si vede chiaramente uscire dal glomo. Inoltre, sondando il foro con uno spezzone di fil di ferro, si può vedere quanto penetra in profondità.

Ovviamente, tutto ciò non si può assolutamente fare su un cavallo in vita.

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