Marciume del Fettone

Il marciume o marcimento del fettone (“thrush” in inglese) è a mio avviso il problema di zoccoli più sottovalutato in assoluto.

Inizialmente il fettone presentava un marciume profondo ed esteso, al punto da esporre il derma nella lacuna centrale. Già dopo 6 settimane di trattamento da parte dei proprietari, il fettone aveva recuperato aspetto e funzionalità pressochè normali.

Quasi tutti i cavalli che acquisisco come nuovi clienti hanno almeno un piede affetto, e non è raro che riguardi 2, 3 o tutti e 4 gli zoccoli.

Come la laminite metabolica, è talmente comune da essere considerato “normale”, ma è tutt’altro che tale.

Si tratta infatti di un’infezione del fettone da parte di microorganismi cheratofagi (solitamente si presentano contemporaneamente funghi e batteri) che distruggono rapidamente il tessuto corneo, in casi estremi fino ad arrivare al derma sottostante.

Nei casi avanzati, l’infezione è causa di una notevole sensibilità e dolenzia nella parte caudale del piede, spesso tale da alterare il modo di muoversi del cavallo.
Anche in questo caso, le conseguenze a lungo termine possono essere piuttosto serie, potenzialmente fino e rendere cronicamente zoppo il cavallo.

La causa principale è sempre una mancanza di igiene nell’ambiente (presente o passato) del cavallo, ma può essere favorito anche da carenze nutrizionali, un ricambio insufficiente del materiale corneo ( e quindi, indirettamente, da una mancanza di stimolazione meccanica), un pareggio troppo aggressivo o non sufficientemente accurato del fettone ecc.

L’aspetto più problematico a mio avviso è dato dal fatto che una volta presente, il marciume tende a perpetuarsi nel tempo anche quando le condizioni igieniche/ambientali migliorano, in quanto crea esso stesso le condizioni ottimali per la proliferazione dei microorganismi che lo causano.

Per fare un esempio concreto: un cavallo che vive su un terreno argilloso che con la pioggia diventa molto fangoso e poco igienico, può sviluppare il marciume durante l’inverno.
Durante l’estate successiva, il terreno torna asciutto, compatto e pulito, ma nelle fessure che si sono create nel fettone, rimane il microclima caldo, umido e privo di ossigeno ideale per i cheratofagi che hanno invaso il fettone.
Senza un intervento esterno, il cavallo molto difficilmente riuscirebbe a liberarsi dell’infezione.

Fortunatamente è un circolo vizioso abbastanza facile da identificare ed interrompere.

La presenza di fessure o tasche nel fettone è un segno inequivocabile.
Altrettanto inconfondibile è il caratteristico odore causato dalla putrefazione del materiale corneo, così come la presenza di materiale necrotico nerastro.

Anche una reazione piuttosto violenta del cavallo durante la pulizia dei piedi può essere sintomatica, ma di solito si presenta solo nei casi più avanzati.

Inoltre, un fettone affetto da marciume da parecchio tempo sarà atrofico, poco voluminoso e profondamente incassato tra i talloni, lontano dal terreno e impossibilitato a svolgere le sue varie funzioni.

I trattamenti per il marciume del fettone

Il trattamento tipico consiste in una tolettatura accurata del fettone, ovvero la rimozione di tutto il materiale infetto (in certi casi può essere necessaria una rimozione piuttosto massiccia di materiale), seguita da pulizia e disinfezione QUOTIDIANA con prodotti antibatterici/antimicotici da parte del proprietario o una persona da lui incaricata.

Purtroppo non esistono (o non sono a conoscenza di) trattamenti “una tantum” altrettanto affidabili ed efficaci come la disinfezione quotidiana.

Ovviamente, qualsiasi trattamento diventa inutile qualora le condizioni igieniche non siano tali da permettere la guarigione.

Situazione iniziale al 23/07/2019, prima di qualsiasi intervento. La cavalla presentava forte zoppia su entrambi gli anteriori, evidente maggiormente sul sinistro. Da notare che ad un’occhiata superficiale, i fettoni possono sembrare relativamente sani. Nei cerchi rossi, i tipici segni premonitori di un marciume profondo (e solitamente di vecchia data).


Situazione dopo la prima tolettatura (sempre in data 23/07/19), dopo aver rimosso gran parte del materiale infetto. Appare evidente lo stato di degrado dei fettoni attorno alle lacune centrali. In entrambi i piedi era presente una notevole quantità di materiale necrotico maleodorante.

Situazione al 24/09/2019. Dopo 2 mesi di disinfezione regolare e due interventi di tolettatura, i fettoni (e i piedi in generale) hanno recuperato uno stato di salute ragionevole. La zoppia è sostanzialmente risolta, nonostante vi sia ancora una notevole sensibilità su terreni sconnessi, dovuta alle altre problematiche presenti (cavalla sovrappeso con lievi segni di laminite metabolica e/o carenze nutrizionali, suole sottili). E’ possibile anche notare la significativa decontrazione a livello dei talloni e dei glomi.

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