L’Italia non rientra nell’ambiente evolutivo del cavallo.
Di conseguenza, la vegetazione, il clima ed i terreni non sono quelli “naturali” a cui il cavallo si è adattato.
Inoltre spesso gli spazi a disposizione non sono tali da rendere sostenibile a lungo termine la presenza di uno o più cavalli senza causare un serio degrado del manto erboso e del resto della vegetazione.
Ciò richiede una gestione attenta del pascolo per prevenirne la totale distruzione, ma anche per evitare gravi problemi di salute come ad esempio laminite, coliche o sindromi metaboliche.
Mentre una componente di pascolo verde nella dieta giova alla stragrande maggioranza dei cavalli in quanto fornisce nutrienti vitali quali vitamine idrosolubili e acidi grassi Omega3, un accesso incontrollato e/o illimitato al pascolo in qualunque stagione dell’anno facilmente porta rapidamente a seri problemi.
La vegetazione componente il pascolo infatti è soggetta a precisi cicli giornalieri e stagionali per quanto riguarda il contenuto di fibre, acqua e carboidrati non strutturali (CNS), che in alcune circostanze possono raggiungere valori pericolosi.
Particolarmente a rischio sono periodi di tempo soleggiato abbinato a temperature notturne inferiori ai 5°C, tipici dei mesi primaverili.
Anche uno sfruttamento eccessivo può innescare reazioni da parte dell’erba tali da renderla potenzialmente nociva per la salute del cavallo.
Inoltre, un pascolo gestito intelligentemente ha una resa notevolmente superiore in termini di biomassa prodotta per mq/anno, permettendo di ridurre il consumo di fieno e mangime e quindi consentendo anche un risparmio economico.

La soluzione centrale, tra le più comuni, comporta la necessità di raddoppiare i ricoveri e gli abbeveratoi, mentre le due laterali consentono di mantenere un solo ricovero ed abbeveratoio, riducendo costi e semplificando la logistica.
Le strategie ottimali da implementare variano in base a numerosi fattori quali estensione del pascolo e numero di cavalli, altitudine, piovosità, tipologia di terreno, concimazione ecc. Ovviamente anche il budget disponibile rappresenta un fattore da considerare, ed esistono numerose possibilità per ridurre i costi senza perdere in efficacia.
Uno sfruttamento eccessivo, fenomeno purtroppo estremamente comune, danneggia il pascolo e allo stesso tempo priva il cavallo di un’importante fonte di nutrienti.
Ritengo parte integrante del mio lavoro fornire informazioni su questo argomento ai proprietari dei cavalli sotto le mie cure o ai gestori dei centri che li ospitano, per cercare di ottenere il miglior risultato da tutti i punti di vista.
Lettiere
Nella mia pratica professionale ho avuto modo di incontrare numerosi tipi di lettiera per cavalli, ed osservare vantaggi, svantaggi e problematiche associati a ciascun materiale.
Pur avendo le mie preferenze, ritengo che una scelta ragionata che tenga conto di fattori come reperibilità, smaltimento, tollerabilità da parte dei cavalli ecc. giovi a tutte le parti.
Metto volentieri a disposizione la mia esperienza in materia per cercare di ottimizzare la gestione dei cavalli che seguo.
Qualunque sia il materiale scelto, la pulizia QUOTIDIANA della lettiera e/o degli spazi riservati ai cavalli è un fattore imprescindibile per il mantenimento in salute di zoccolo e cavallo.
Ricoveri
Nel corso degli anni ho avuto modo di osservare numerose tipologie di ricovero per cavalli stabulati e non. La soluzione ideale per ogni contesto non esiste, ma alcune caratteristiche sono indispensabili qualunque sia la Vostra scelta:
una struttura portante solida in grado di reggere la forza di un cavallo che si appoggia/gratta;
l’assenza di spigoli, punte, lamiere o altre potenziali cause d’infortunio;
un tetto in grado di reggere il peso della neve (se in uso anche in inverno) e coibentato contro il caldo estivo;
un fondo solido, facilmente pulibile e/o drenante e leggermente rialzato rispetto al terreno circostante.
Track System
Il “track system” è uno dei concetti più interessanti nati negli ultimi 20 anni per organizzare le aree destinate ai cavalli.
Consente di razionalizzare l’uso degli spazi riducendo notevolmente la superficie a loro uso esclusivo incentivando contemporaneamente il movimento, facilitando al contempo notevolmente la gestione del pascolo, in quanto l’accesso all’area centrale, contenente la maggior parte del pascolo, avviene a discrezione del proprietario/gestore.
L’idea di base consiste nella creazione di un corridoio largo alcuni metri lungo il perimetro del terreno disponibile, escludendo i cavalli dalla zona centrale.
Lungo il percorso si possono creare stazioni con fieno, acqua, ombra/riparo ecc.
La larghezza del tracciato può essere variata in funzione delle circostanze: più è largo, meno stimolati saranno i cavalli a procedere, e viceversa.
In questo modo è possibile ridurre il tempo di stazionamento in aree umide o di difficile accesso per la pulizia, contribuendo ulteriormente al mantenimento in salute dello zoccolo.
Inoltre si possono creare passaggi con fondi differenti dal terreno naturale (ghiaia, sabbia, pietrisco) con una spesa ridotta rispetto a quanto servirebbe per un recinto classico.
L’area centrale non occupata dal tracciato può essere sfruttata in vario modo, ad esempio per la produzione di fieno o per la creazione di maneggio, tondino, scuderie ecc. con ovvi vantaggi logistici ed economici.
Il sistema è estremamente versatile ed adattabile a terreni di varie dimensioni e tipologie.
Sono a disposizione per pianificare insieme a Voi il vostro tracciato per cercare la soluzione ottimale per le Vostre esigenze.